Caffè macinato o in grani: cosa c’è alla base della scelta
Il mondo del caffè è fatto di contrasti: espresso o americano? Meglio Arabica o Robusta? Non è raro sentire queste domande nelle discussioni tra appassionati dell’amatissima bevanda. Potremmo continuare a disquisire per ore sulla preparazione, le miscele migliori, la macchina del caffè più adatta, ma per molti tutto questo parte da una domanda ancora più alla base: meglio il caffè macinato o quello in chicchi? Scopriamolo insieme.
I dati parlano chiaro: la maggior parte dei consumatori di caffè acquista caffè macinato. Questa predominanza è dovuta alla facilità sia di acquisto, sia di utilizzo del caffè pre-macinato: immancabile sugli scaffali di ogni supermercato, in confezioni pratiche da conservare e semplicissimo da utilizzare, pronto, senza necessità di effettuare altre operazioni o possedere un macinacaffè o un macinadosatore. D’altro canto il caffè in grani siamo abituati a vederlo nei bar, dove si consumano quantità enormi di miscela e quindi ha senso vedere i grandi sacchi di chicchi svuotati a profusione nelle macchine per l’espresso.
Possiamo dire che il macinato è l’opzione più comoda per chi consuma molto caffè in casa e ha poco tempo da dedicare al culto della tazzina di espresso. Tuttavia, i veri conoscitori sanno bene che acquistare caffè in grani anche per la preparazione casalinga è un dettaglio che aggiunge molto al rituale del caffè, e la bevanda finale ne guadagna in aroma e freschezza.